Montagna

Nera Baltea 7 noir in Valle D’Aosta

Nera Baltea 7 noir in Valle d’Aosta, Edizioni Vida, 2005, pp.341, 15€

Per tutti gli amanti del genere Noir questo è un testo da avere. Nera Baltea è infatti un’antologia che raccoglie una preziosa selezione di racconti noir ambientati in Valle d’Aosta. Una raccolta che, come scrive Carlo Lucarelli, riesce ad illuminare la metà oscura, di questa terra affascinante. La metà oscura, naturalmente, perché è di quella che si occupano gli scrittori come noi.” E ad occuparsene in questo libro sono nomi noti ai lettori valdostani come Laura Costa Damarco, Paola Collatin, Sofia Cossard,Federico Gregotti, Andrea Damarco, Amedeo Bologna, Fabio Mazzoni, Loredana Faletti e il giornalista Gaetano Lo Presti. Alcuni scrivono a quattro mani, altri da soli ed ognuno di loro ci regala un noir che racconta un luogo: La Valle d’Aosta. E la raccontano come non l’abbiamo mai vista, immaginata e neppure pensata. Tante storie e tanti personaggi dietro ogni storia: Gigliola e Giorgio che “Li hanno trovati così, un ventoso mattino di settembre di fine millenio. Immobili. Addormentati in un silenzio denso di enigmi, inquietanti nella loro compostezza. Almeno lei.” Maria e Madeleine; Silvin il maniscalco; Cozio e Clelia; il Commissario Caracappa e tanti altri a tratteggiare un universo noir fatto di elementi misteriosi, romantici, a volte violenti, feroci, sanguinari e molto spesso surreali e a dimostrarci che come a Bologna, Milano e Palermo anche in Valle d’Aosta esiste un’interessante scuola di noir.

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Valle D’Aosta, une vallée, une vache, un monument

Se a prima vista il volume appare uno dei tanti libri fotografici sulla Valle d’Aosta, l’apparenza inganna. A fare la differenza è lo sguardo nuovo con cui Bruno Domaine, ex Sindaco di Saint Nicolas e fotografo, osserva e accosta i tre elementi che nell’immaginario collettivo meglio simboleggiano la Valle d’Aosta: le mucche, il paesaggio e i monumenti. “Questo libro, -scrive Domaine nell’introduzione- nasce dalla voglia di lasciarsi trasportare dalle sensazioni, giocare un po’ di fantasia”. E’ una sfida personale dedicata a suo padre che, all’allevamento bovino ha dedicato una vita intera. La genesi del volume ha richiesto 4 anni all’inseguimento dello scatto ideale, ma il risultato è un magnifico viaggio che attraversa ben 30 paesi valdostani e i loro monumenti. A far da protagonista è però sempre la mucca ritratta in tutte le sue espressioni e pose più o meno note. A fare da cornice e a delimitare i confini del viaggio vi sono il Monte Bianco e il Cervino, grandiosi monumenti naturali e simboli per eccellenza della Valle d’Aosta. Ad accompagnare le immagini alcune citazioni scelte con la storica dell’arte Sandra Barberi di scrittori che nel corso dei secoli hanno cantato la bellezza della Valle d’Aosta: da Giuseppe Giacosa a Piero Malvezzi, da Edouard Aubert a Xavier de Maistre. Parole e immagini si fondono così in una narrazione fatta di affetti, storia e poesia. Una poesia che traspare in ogni pagina e che è frutto del grande amore che Bruno Domaine nutre, da sempre, per la sua terra.
Stefania Celesia