Fumetti

Jonas Fink Una vita sospesa

Ambientato nel 1968 durante la “Primavera di Praga” con l’ascesa al potere di Alexander Dubček e la successiva invasione della Cecoslovacchia da parte dell’Unione Sovietica, “Il libraio di Praga” è la storia conclusiva della saga capolavoro di Vittorio Giardino. I lettori hanno dovuto aspettare 20 anni per conoscere la sorte di Jonas Fink . Per l’occasione, l’editore Lizard Rizzoli raccoglie in un prezioso volume tutti e tre gli episodi (i primi due si intitolavano “L’infanzia” e “L’adolescenza“) e restituisce al pubblico la storia completa ormai quasi introvabile a puntate sotto il titolo di “Jonas Fink. Una vita sospesa“. Durante la presentazione del suo volume, l’autore spiega ” Fin dall’inizio avevo in mente tutta la storia con questo finale. Nel mezzo vi è stata la guerra civile spagnola e l’esigenza di raccontarla con “No pasàran” . e così sono passati 20 anni.” L’intento fin da sempre è quello di fare una storia in cui i personaggi invecchiano, cosa insolita per i fumetti che normalmente non mostrano il tempo che passa. Ed il tempo che scorre si percepisce non solo nei volti dei protagonisti, ma anche nei luoghi. Tutto ha inizio nell’estate del 1950 con Jonas bambino che, figlio di una benestante famiglia ebrea, deve fare i conti con l’arresto del padre per supposta attività sovversiva nei confronti del governo sovietico. Ne seguiremo le vicende fino all’epilogo nel 1992 dopo la caduta del muro di Berlino. Se il finale trae ispirazione dal film del 1960, La lunga notte del ’43 di Florestano Vancini, i richiami letterari rimandano a Kafka e a Josef K. de “Il Processo”. Altra grande protagonista è Praga, con le sue trasformazioni, la sua bellezza e la sua vivacità culturale. Un prezioso capolavoro.

Jonas Fink. Una vita sospesa
Vittorio Giardino
Rizzoli Lizard
2018
Pp.333
29 €

Lascia un commento